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‘MI STAI A CUORE’, MISERICORDIE E LND INSIEME PER LA SICUREZZA NEGLI IMPIANTI DI CALCIO |
Scritto da Redazione Toscana |
Sabato 18 Gennaio 2014 10:32 |
![]() Un progetto che definire ambizioso è quasi riduttivo e che assume un valore ancora maggiore perché prepara il terreno nel migliore dei modi, alla piena attuazione del Decreto Balduzzi, poco più di un anno prima, sull’obbligatorietà della dotazione dei defibrillatori in capo alle associazioni sportive dilettantistiche. L’incontro tra le Misericordie e la LND è l’incontro tra due mondi del volontariato, uno nel campo del primo soccorso e nella tutela sanitaria l’altro in quello dello sport e del calcio in particolare, espressione della parte migliore del nostro Paese. Così si sono espressi praticamente tutti gli intervenuti, provenienti da diversi settori della società civile e delle Istituzioni politiche e sportive, alla conferenza stampa di presentazione avvenuta questa mattina nell’Aula Magna del Centro Tecnico Federale di Coverciano. ![]() L’evento, a conclusione del quale si è proceduto alla firma del protocollo che darà il via alla prima fase dell’iniziativa, si è aperto con il commosso ricordo di Matteo Roghi, alla presenza dei genitori del 14enne giocatore del Foiano, la cui scomparsa su un campo di calcio della Toscana ha segnato tutti, addetti ai lavori e semplici appassionati. È anche per lui che il Comitato Regionale Toscana ha voluto fortemente questo progetto, perché non si ripetano più casi come il suo. Il primo a prendere la parola è stato il numero uno del calcio toscano Fabio Bresci: “Chi si assume l’onere e l’onore di rappresentare un vasto mondo come quello dilettantistico e giovanile ha l’obbligo di porsi come primo obiettivo la tutela della salute di tutte le persone coinvolte. Il Comitato ha iniziato dal 2006 formando al primo soccorso oltre 1700 dirigenti, consegnando circa 200 defibrillatori alle società ed istruendone all’utilizzo ben 500 persone, grazie alla collaborazione della Regione”. “Anche con queste iniziative, la famiglia del calcio toscano dimostra tutta la sua vitalità – ha concluso Bresci – alle idee accompagniamo numeri notevoli quali 800 società, 32 mila dirigenti e 97 mila calciatori che insieme alle loro famiglie rappresentano una base importante per sensibilità e cambiamenti culturali con cui le Istituzioni, a vari livelli, devono dialogare”. ![]() Attori altrettanto importanti del percorso intrapreso in Toscana sono Paolo Mangini, coordinatore regionale del Settore Giovanile e Scolastico, e Massimo Mandò, direttore del 118 di Arezzo, i quali hanno reso possibile la formazione dei dirigenti del Comitato LND, diventati a loro volta formatori per i volontari in servizio nelle centinaia di associazioni dilettantistiche toscane. “Abbiamo responsabilità educativa e morale verso le nuove generazioni – ha dichiarato Mangini - siamo qui per concretizzare 3 dei diritti della carta del giovane atleta che consistono nell’entrare in contatto con persone competenti in un ambiente sano, giocando in sicurezza”. “Per aumentare la percentuale di sopravvivenza nelle nostre comunità dobbiamo recuperare il tempo perduto fino ad ora – ha affermato con calore Mandò – dobbiamo organizzarci in tempo di pace prima che scoppi la guerra, informando e formando tutti, partendo dalle scuole”. “Celebriamo oggi la parte del Paese che funziona di cui la LND fa parte con le sue centinaia di migliaia di volontari – ha affermato il vice presidente vicario della Lega Nazionale Dilettanti Alberto Mambelli, che ha portato il saluto di Carlo Tavecchio primo sostenitore delle iniziative per la tutela dei tesserati a livello nazionale – questo progetto è l’esempio che il calcio ha valori sani e non è quello che troppo spesso vediamo litigare ed infangare sui giornali; il volontariato è il polmone della società civile”. “La nostra intenzione – ha concluso Mambelli – è di esportare questo modello virtuoso a tutto il resto dell’Italia”. All’incontro ha partecipato anche il mondo arbitrale, essendo naturalmente parte imprescindibile dell’attività calcistica, con Matteo Trefoloni, designatore regionale, e Stefano Braschi, designatore Can, che ha sottolineato quanto “siano fondamentali le idee e la voglia di fare che, in un un’Italia positiva, prendono il sopravvento anche sul denaro”. La conclusione è toccata all’Assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Luigi Marroni: “L’amministrazione regionale è sempre al fianco delle organizzazioni di volontariato, siamo convinti che, vista la buona salute della nostra sanità, possiamo e dobbiamo fare di più. Su questi progetti non risparmieremo nemmeno 1 euro”. Per le Misericordie toscane il referente del progetto sarà il consigliere nazionale Paolo Nencioni. |