Corsinovi: Misericordie toscane a rischio scomparsa per burocrazia e rimborsi inostenibili |
Scritto da Redazione Toscana |
Sabato 31 Maggio 2014 16:41 |
![]() E’ il grido d’allarme lanciato dal Presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, nel suo intervento all’Assemblea nazionale del movimento, svoltasi stamani a Firenze. “Ci sono tante Misericordie sul nostro territorio che non ce la fanno più – ha detto Corsinovi - a causa di una burocrazia asfissiante che obbliga tanti dei nostri volontari a inventarsi commercialisti, avvocati, esperti di sicurezza, piuttosto che fare quello che vorrebbero, cioè aiutare il prossimo. E questo a fronte di rimborsi da parte della Regione ormai divenuti insostenibili e inaccettabili.” “Ogni punto di emergenza sanitaria territoriale della rete del 118 (in Toscana circa 140, tutti gestiti dal volontariato) riceve 88mila euro all’anno di rimborsi –ha spiegato Corsinovi-. Il Lazio, per lo stesso servizio riconosce al volontariato 288 mila euro, il Piemonte 325 mila, la Lombardia 390 mila. E se quella stessa postazione, con 18 operatori come viene chiesto a noi, il pubblico dovesse gestirla in proprio, con personale dipendente, spenderebbe 468mila euro. A cui andrebbero aggiunti i costi per il materiale: ambulanze, attrezzature, carburanti, ecc. Gli 88 mila euro che ci vengono riconosciuti oggi sono gli stessi del 1999, con il semplice adeguamento Istat, a dispetto dei tanti adempimenti e oneri che si sono aggiunti da allora.” “Al punto in cui siamo –ha concluso Corsinovi- le sempre maggiori difficoltà di ordine burocratico, accompagnate da simili rimborsi per le tante attività svolte, non consentono più la prosecuzione del nostro impegno.” Dopo i lavori dell’Assemblea nazionale si sono aperti quelli del Direttivo della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana. Tra i vari adempimenti il Direttivo ha approvato il bilancio e la costituzione di un gruppo di lavoro sulle gare d’appalto coordinato dal confratello Enrico Cini. |